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BRUNO DE FINETTI (1906-1985)
Sul significato soggettivo della probabilità, Fundamenta
Mathematicae, 17 (1931), p. 298-329.
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Fin dal
suo apparire, il calcolo delle probabilità ha dato origine a discussioni sul
significato e la determinazione delle probabilità dei vari possibili eventi. Se
alle origini, quando cioè i problemi trattati erano essenzialmente riconducibili
al lancio di dadi, la valutazione delle probabilità veniva fatta contando i casi
favorevoli e i contrari, una più matura riflessione mostrava che nel migliore
dei casi una tale definizione era circolare, in quanto presupponeva che i casi
in esame fossero tutti equiprobabili.
In effetti, tale richiesta di
uguale probabilità era in genere soddisfatta dalla simmetria del problema, o se
si vuole dal principio di ragion sufficiente: non essendoci nessuna ragione
perché nel lancio di un dado venga 1 invece che 6 o un qualsiasi altro numero,
tutti i risultati possibili venivano considerati come ugualmente probabili.
Gli sviluppi del calcolo delle probabilità, e le sue applicazioni ad
attività commerciali come ad esempio le assicurazioni, dove il requisito di
equiprobabilità veniva meno, avevano fatto vacillare la definizione classica,
senza però che vi fossero motivate proposte di rimpiazzarla con un'altra
migliore definizione. Il classico trattato di Laplace, pubblicato nel 1803, era
ancora basato sul computo dei casi.
Lo studio di fenomeni fisici, in cui
è possibile effettuare un numero qualsiasi di prove, aveva portato a una
definizione frequentista della probabilità, che aveva trovato una
sistemazione teorica nell'opera di Richard Von Mises. De Finetti contesta
l'eccessiva restrizione derivante dalla ripetibilità delle prove, e propone una
definizione soggettivista della probabilità.
Negli stessi anni,
Andrej J. Kolmogorov proponeva una teoria assiomatica delle probabilità, che
rispondeva a uno dei problemi enunciati da David Hilbert nella famosa conferenza
al Congresso di Parigi del 1900.
Bibliografia: B. De Finetti, Scritti 1926-1930, Padova,
Cedam, 1981; B. De Finetti, La Logica dell'incerto, a cura di M. Mondadori,
Milano, Il Saggiatore, 1989; J. M. Bernardo, A. F. M. Smith, Bayesian Theory,
New York, Wiley Series in Probability and Statistics, 1994.
Enrico Giusti