Scienziato molto stimato, nel ' 77 era stato arrestato per i "proletari in divisa"
ROMA - Il matematico Bruno De Finetti, socio corrispondente dell' Accademia dei Lincei, professore ordinario fuori ruolo di calcolo delle probabilità all' Università di Roma e membro dell' Istituto internazionale di statistica e del Consiglio superiore di statistica, è morto il 20 luglio scorso nella capitale. La notizia è stata però diffusa soltanto ieri, dopo lo svolgimento dei funerali. De Finetti era nato in Austria, a Innsbruck, il 13 giugno del 1906. Aveva acquistato fama internazionale per i suoi contributi originali al calcolo della probabilità, ma si era occupato anche di matematica applicata. Tra le sue opere più importanti, tre volumi sulla "Matematica logico-intuitiva", "La matematica per le applicazioni economiche" e "Il saper vedere in matematica". Figlio di padre fiumano e madre trentina, De Finetti fin da giovane aveva messo il suo talento al servizio di problemi concreti; dal 1927 al 1931 aveva lavorato per le Assicurazioni Generali di Trieste e, in seguito, per l' Istituto centrale di statistica. Nello studio del calcolo delle probabilità aveva abbracciato l' impostazione soggettiva, secondo la quale la probabilità di un evento non è, per così dire "nei fatti". Essa, al contrario, diceva De Finetti, "non soltanto deve essere valutata rispetto a ciascun individuo, ma deve tener conto delle circostanze, positive e negative, che inducono quell' individuo a propendere a favore, o a sfavore, di un certo avvenimento". Per la sua attività scientifica, il matematico ricevette molti riconoscimenti: nel 1930 dall' Università di Roma, nel ' 34 dall' Accademia dei Lincei, nel ' 39 dal Consiglio nazionale delle ricerche, nel ' 64 dall' Ina e, ancora, dai Lincei. Nel 1982, infine, la Libera università internazionale degli studi sociali gli assegnò una laurea "honoris causa" in Economia: alla cerimonia intervenne il presidente della Repubblica Sandro Pertini. Al grande pubblico De Finetti non divenne però noto tanto per i suoi studi quanto per un episodio che risale al 18 novembre del 1977. Quel giorno infatti lo studioso venne arrestato al termine dell' inaugurazione dell' anno accademico dei Lincei "per associazione sovversiva e istigazione dei militari a disobbedire". L' arresto avvenne nell' ambito delle indagini sui cosiddetti "Proletari in divisa", perchè De Finetti aveva firmato come direttore responsabile l' agenzia "Notizie radicali", al posto di Marco Pannella, che in quel periodo aveva problemi giudiziari. Il mandato di cattura venne revocato in tempo per limitare l' esperienza di De Finetti all' ufficio matricola del carcere di Regina Coeli, ma l' episodio provocò ugualmente le proteste di moltissimi uomini di cultura.